Revisione completa del sistema di migrazione e di asilo delle procedure di confine UE
Un’importante novità della riforma è la procedura di frontiera obbligatoria. Questa procedura si applicherà ad alcune categorie di richiedenti asilo (ad esempio quelli provenienti da Paesi con bassi tassi di riconoscimento dell’asilo). Lo scopo della procedura è quello di valutare rapidamente alle frontiere esterne dell’UE se le domande sono infondate o inammissibili. Le persone sottoposte alla procedura di frontiera per asilo non sono autorizzate a entrare nel territorio dell’UE.
Responsabilità e solidarietà
Le nuove norme chiariscono quale Stato membro sarà responsabile di una domanda di asilo (ad esempio, nei casi in cui una persona abbia un familiare in un Paese dell’UE o quando la richiesta di asilo non viene presentata nel Paese in cui il richiedente asilo arriva per la prima volta nell’UE). Un altro aspetto importante della riforma del sistema migratorio è l’introduzione di un meccanismo di solidarietà per garantire una più equa condivisione delle responsabilità. Le nuove regole combinano la solidarietà obbligatoria per sostenere gli Stati membri che si trovano ad affrontare un forte afflusso di migranti con la flessibilità per quanto riguarda il tipo di contributi. I contributi degli Stati membri possono consistere in trasferimenti, contributi finanziari o, se concordati con lo Stato membro beneficiario, in misure di solidarietà alternative (ad esempio, fornendo guardie di frontiera o aiutando nell’allestimento di centri di accoglienza).
Gestione delle situazioni di crisi
Per gestire meglio le situazioni di crisi (arrivi di massa e strumentalizzazione) e di forza maggiore, gli Stati membri possono derogare a determinate norme e richiedere una maggiore solidarietà da parte di altri Paesi dell’UE. Le possibili deroghe riguardano, ad esempio, le scadenze per la registrazione dei richiedenti asilo e la durata della procedura di frontiera. Il meccanismo di crisi viene utilizzato solo in circostanze eccezionali e per il tempo strettamente necessario ad affrontare situazioni di crisi o di forza maggiore. È soggetto all’autorizzazione del Consiglio. I prossimi passi Gli Stati membri avranno due anni di tempo per mettere in pratica le leggi adottate oggi. La Commissione europea presenterà presto un piano di attuazione comune per fornire assistenza agli Stati membri in questo processo
Patto sulla migrazione e l’asilo
I richiedenti asilo dovrebbero essere trattati in modo uniforme in tutta Europa. L’UE si sta adoperando per conseguire questo obiettivo.
Riforma delle norme in materia di asilo
La riforma del patto sulla migrazione e l’asilo mira a:
- alleggerire l’onere che grava sui paesi dell’UE in cui arriva la maggior parte dei migranti
- offrire un quadro più equo ed efficiente per la registrazione e la gestione delle domande di asilo
- contribuire a ridurre i movimenti secondari
Lavori relativi al patto sull’asilo e la migrazione
Il Consiglio ha adottato il patto dell’UE sulla migrazione e l’asilo il 14 maggio 2024.
Il patto stabilisce una serie di norme che contribuiranno a:
- gestire gli arrivi in modo ordinato
- creare procedure efficienti e uniformi
- garantire un’equa ripartizione degli oneri tra gli Stati membri
Cronistoria
- 14/05/2024
Il Consiglio adotta il patto dell’UE sulla migrazione e l’asilo
- 08/02/2024
Riforma dell’asilo e della migrazione: via libera dei rappresentanti degli Stati membri dell’UE all’accordo con il Parlamento europeo
- 20/12/2023
Accordo tra Consiglio e Parlamento sulla riforma del sistema di asilo e migrazione dell’UE
- 05/12/2023
La presidenza spagnola presenta ai ministri una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori in merito al patto sulla migrazione e l’asilo
- 04/10/2023
Il Consiglio approva il mandato sul regolamento dell’UE concernente le situazioni di crisi
Visualizza l’intera cronologia